Pagina (290/449)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      A quest'atto Camillo e i suoi seguaci si ritirarono dal ministero di Mainardi, e cominciarono a fare delle Riunioni fra loro.
      Le opinioni, che si dicono sostenute da Camillo sono le seguenti: che l'anima muore col corpo, o dorme fino alla risurrezione; che lo stesso corpo non risorgerà sostanzialmente nel giorno del giudizio; che per i reprobi non vi sarà resurrezione; che gli uomini sono stati creati mortali, e sarebbero morti benchè non avessero peccato; che non v'è legge di natura, per cui gli uomini possano conoscere cosa debbano fare, cosa debbano evitare; che gli uomini non rigenerati sono creature irragionevoli come i bruti; che il Decalogo è inutile ai fedeli, che non hanno altra legge che lo spirito; che la scrittura non parla del merito di Cristo; che Cristo aveva le passioni in lui, ed era capace di peccare, benchè non abbia peccato; [410] che Cristo, era fatto una maledizione, perchè fu concepito col peccato originale, e non perchè si sacrificò pel peccato, o soffrì sulla croce la morte per i peccatori; che la fede giustificante non ha bisogno di esser confermata dai sacramenti; che non v'è somiglianza fra il battesimo, e la circoncisione; che il battesimo, e la cena del Signore sono puri segni rappresentativi del passato, e non imprimono alcuna benedizione; e non hanno in sè valore di alcuna promessa.(591) Non è difficile di conoscere in queste proposizioni gli elementi, che formarono in seguito il sistema di Fausto Socino. È vero, che Camillo non professò la di lui miscredenza sulla dottrina della Trinità; ma alcuni suoi discepoli, che godono particolarmente della sua confidenza, non si fecero scrupolo di negarla pubblicamente.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





Camillo Mainardi Riunioni Camillo Decalogo Cristo Cristo Cristo Fausto Socino Camillo Trinità