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      L'eleltor Palatino conferì al marito una cattedra nell'università di Heidelberg, e gli amici letterati di lei si unirono in [445] ispedirle de' libri, onde formasse una nuova biblioteca. Ma la sua costituzione delicata aveva ricevuto una scossa irreparabile dalle forti agitazioni, e dalle fatiche che aveva sofferte: in conseguenza si manifestarono de' sintomi di consunzione, tanto che, dopo una lenta e fastidiosa malattia, durante la quale, la dolcezza del suo carattere, e la forza della sua fede trionfarono in guisa, che poterono consolare l'afflitto marito, che l'amava teneramente; il di 26 ottobre 1555 rese l'anima al suo Creatore nella fresca età di anni ventinove.(665) Fino agli ultimi momenti non cessò mai di rammentare la sua amata, e ingrata Italia, quantunque nel suo petto si fosse spento ogni desiderio di tornarvi, quando vide l'indifferenza, con cui i suoi compatriotti lasciavano atterrare lo stendardo della verità, e spargere, come acqua, nelle strade, il sangue de' suoi amici. Prima che fosse costretta a guardare il letto, si era occupata, nei momenti meno affannosi della malattia, in trascrivere alcuni suoi poemi già composti, e ritenuti a memoria, i quali lasciò in legato all'amico Curio, da cui furono pubblicati poco dopo la sua morte. Questi consistono in dialoghi, e lettere tanto in latino, che in italiano, e di poesie greche, soprattutto la Parafrasi dei Salmi in verso eroico saffico, [446] tutte produzioni d'una mente al sommo grado coltivata e pia.(666)
      Strasburgo, una delle città libere della Germania, aprì le porte agli esuli Italiani.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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