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      Io mi trovo in un bivio dubbioso, cioè, se debba guardare il silenzio riguardo alla libera grazia di Dio e la volontà schiava dell'uomo; nel qual caso la morte mi aspetta; o se debba parlarne e correre il pericolo di cadere nelle mani degli empi. Ma lo Spirito Santo m'insegna, che debba piuttosto cadere nelle mani degli empi, che peccare innanzi a Dio. Aiutami, o Signore, tu che sei la mia speranza, il mio rifugio, la mia guida, la mia giustificazione, il mio protettore, il diffensore mio. Tutta la mia salvezza, e fiducia è riposta in te, non nell'umano aiuto, e molto meno nella volontà schiava dell'uomo. In te solo, o Dio, ho io sperato, e da questo principio non mi scosterò mai. Ma perchè non sono io imbarazzato, quando lo Spirito Santo mi grida all'orecchio: "Qual frutto hai tu di quelle cose di cui ora ti vergogni?" Perchè vengo a te, Cristo mio (non alla schiava volontà dell'uomo), e il mio volto(684) è illuminato, e non coperto di vergogna. Quando sarò imbarazzato per la schiava volontà del peccato di Adamo, in virtù della libera grazia di Dio, volerò da lui a Gesù Cristo mio Salvatore, così allora non sarò imbarazzato... Salvami, liberami per amore della tua santità, non per la mia, ma per la [457] tua. Se dicessi per la mia, apparterrei al numero di coloro, de' quali lo Spirito Santo ha detto: "Ignoranti della divina santità si dispongono a stabilirne una loro propria." Essendo interamente depravato, io non sono giustificato con la mia propria santità, ma con la tua; e se non con la mia, ma con la tua, dunque è santità attribuita a me per la tua sovrana grazia.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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