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      Possa Iddio lungamente conservarvi per le benedizioni della sua Chiesa! Mi rincresce [485] molto di sentire l'indisposizione di vostra figlia; ma mi consolo colla speranza che avete della sua guarigione. Quanto a me mio caro Celio, debbo dirvi, che non ho luogo a sperare di vivere lungamente. La medicina non mi porge alcun sollievo. Ogni giorno anzi ogni ora i miei amici si avvedono della dissoluzione. Non è improbabile, che questa sia l'ultima volta che scrivo: sento mancar le forze; la macchina è presso alla sua decomposizione. L'appetito è andato, la tosse, giorno e notte, minaccia di soffocarmi; la febbre è continua, e gagliarda; e in genere i patimenti m'allontanano(691) il sonno. Non mi resta ch'esalare lo spirito; ma fino all'ultim'ora avrò sempre presente gli amici, e i favori da essi ricevuti. Rendo a voi infinite grazie de' libri, che mi avete mandati, e a quelle degne persone, che mi hanno fatto sì prezioso dono. Se continuassi a vivere, mostrerei la mia gratitudine, ma per quel che soffro, il mio passaggio è a momenti. Vi raccomando la Chiesa; fo voti, pel di lei vantaggio, che resti sempre sotto la vostra direzione. Addio, egregio Celio; non vi turbate alla notizia della mia morte, perchè so finalmente di vincere; desidero di partire, ed essere con Cristo. Mio fratello, di cui mi domandate, profitta negli studi, quantunque abbia più bisogno di sprone, che di freno. Heidelberg pare deserto per la gran quantità di gente morta di peste, o fuggita per paura. Mio marito vi fa i suoi complimenti; salutate per [486] me la vostra famiglia.


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Istoria del progresso e dell'estinzione della Riforma in Italia nel secolo sedicesimo
di Thomas MacCrie
Tipogr. Lavagnino Genova
1858 pagine 449

   





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