Verità storiche sono queste, che alzan le grida da migliaia di volumi; che gli stessi scrittori della Chiesa romana non poterono interamente negare, e non osarono sempre scusare; e che noi volentieri trasandiamo, essendo nostro scopo il considerarne solo gli effetti.
A mostrare intanto ciò che fecero i riformatori, al principio del secolo XVI, era effetto della persuasione dei secoli precedenti; a far vedere che il genio del cristianesimo protestante passò di generazione in generazione sino a coloro che altamente lo proclamarono in faccia al mondo; a dichiarare la Chiesa cristiana in due divisa, fin quando pareva esser'una; ripeteremo alcune delle molte voci, le quali si levarono di età in età a dare impulso alle posteriori.
All'aspetto di tante abbominazioni di cui Roma era la fucina, il mondo, scandalizzato fra attonito, e dolente gemea; e fin dal mille dell'era volgare si andava ripetendo con terrore quelle parole dell'Apocalisse: "E poichè saranno consumati mille anni, Satanna sarà scatenata dal suo carcere ed uscirà a sedurre le [491] genti" (XX, 7); e tutti gli occhi si volgevano spaventati a quel covile di vizj, per cercarvi lo scatenato Satanno. Quell'altro passaggio dell'Apocalisse: "La gran Babilonia è fatta l'abitazione dei demonj, e ricettacolo di ogni spirito immondo" (XVIII, 2), coloriva agli occhi altrui coloro, che circondavano quel Satanna scatenato, come tanti spiriti infernali. Quegli altri passaggi che dipingono la gran meretrice sopra la bestia a sette teste, sedente sulle acque, "la gran Babilonia madre delle fornicazioni e delle abbominazioni della terra.
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