Ma dalla lettera si rileva ad evidenza, che era stata destinata per i magistrati di quella repubblica; e Bock sostiene ch'egli aveva veduto nella real libreria di Könisberg una copia dell'edizione originale stampata a Nuremberg, intitolata: Epistola Philippi Melancthonis ad Senatum Venetum. Era una copia presentata al principe Alberto il Maggiore, che aveva scritto sul frontespizio: Accepi die 17 julii 1538 per Eliam Plesse Wralislauniensem. Questo prova che la lettera fu scritta piů presto di quello che č stato supposto (Hist. Antitrin. t. II, p. 398).
(177) Melancthonis Epist, col. 373, 443, 758. Prefazione di Celio Secondo Curione alla vita di Francesco di Spira, di Matteo Gribaldi, primieramente stampata in 1550.
(178) Gerdes. Ital. Ref. p. 274, 280, 338, e 351.
(179) Raynaldi Annal. ad an. 1535,
(180) Ibid. ad an. 1545.
(181) Seckendorf. lib. III, p. 401.
(182) Erasmi Epistola, apud Gerdes. Hist. Ref. t. IV, p. 30.
(183) Raynaldi Annal., ad an. 1536.
(184) Stupani Oratio de Clii Secundi Curionis vita atque obitu in Schelhorni Amnit. lit. t. XIV, 328 336.
(185) Č intitolata: "Clii Secundi Curionis Pasquillus Ecstaticus, una cum aliis etiam aliquot sanctis pariter et lepidis dialogis", senza data e indicazione della stamperia; il libro fu ristampato a Ginevra nel 1667, ch'č l'edizione di cui ho fatto uso. Il dialogo relativo alla sua fuga da Torino, č inserito da Schelhorn nel secondo volume delle sue Amoenitates Hist. Eccl. et Litt. p. 759-776.
(186) Stupani Oratio, ut supra, p. 342.
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