Adamo, Vit. Medic. Germ. Conf. Englerti Franconii Acta, vol. II, p. 269. Nolten dice, che la duchessa fu anche da lei allontanata; ma Olimpia stessa non dice così.
(366) Bayle, Dict. art. Julii III. Tiraboschi, VII, 27.
(367) Actiones et monumenta martyrum, f. 163. Joan. Crispin. 1560, in-4. Olympiae Moratæ Opera, p. 102.
(368) A Celio Secondo Curione: Olympiae Opera, p. 101.
(369) A Chiliano Sinapi. Ibid., p. 143. Conf. p. 158, dove dopo aver parlato di alcuni suoi amici, che avevano debolmente rinunziato alla lor fede, dice a Vergerio: "Matrem vero meam constantem fuisse in illis turbis Deo gratias agimus, eique totum acceptum referimus. Eam oravi ut ex illa Babylonia una cum sororibus ad nos proficiscatur."
(370) Pare che questo sia stato la stessa persona di cui si legge in un tempo anteriore della storia di Francia notre maître Oris. L'inquisitor della fede fu nel 1534 mandato a Sancerre in cerca di eretici; ma gli abitanti, istruiti della sua passione per il buon pranzo, lo trattavano con tanta ospitalità, ch'egli riferì, quella essere assai buona gente. Il suo deputato Rocheli tornò collo stesso rapporto. Al che il luogotenente criminale adirato per la mancanza della preda disse: Il buon vino rende tranquilla questa gente. (De Beze, Hist. des Eglis. Réf. de France, t. I, p. 20). Ma notre maitre allora era troppo giovane, e non aveva preso gusto al sangue.
(371) Le Laboureur, Additions aux Mémoires de Michel de Castelnau. t. I, p. 717.
(372) Le Labonreur. Additions aux Mémoires de Michel de Castelnau. t. I, p. 718.
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