(469) Laderchii Annales, ad ann. 1567.
(470) "Il resto del giorno passņ con questa santa, ed utile compagnia dei sig. Carnesecchi, e Mr. Marco Antonio Flaminio nostro. Utile io chiamo, perchč la sera poi Mr. Marco Antonio dą pasto a me, e alla miglior parte della famiglia, de illo cibo, qui non perit in tal maniera, che io non so quando io abbia sentito maggior consolazione, nč maggior edificazione." Lettere, il card. Reg. Polo al card. Gasp. Contarini, di Viterbo alli 9 di Dicembre 1541 (Pole Epistolę vol. III, p. 42)
(471) Laderchii Annal., ad ann. 1567.
(472) Laderchi dice, che fu intimamente legato con Filippo Melantone; ma siccome questi non fu mai in Francia, Schelhorn pensa, che fosse Andrea Melantone, parente del riformatore, che fu messo in prigione per aver predicato nell'Agenois (Amn. Hist. Eccl., t. II, p. 192).
(473) Il processo fu incominciato il dģ 25 ottobre 1557; la citazione del monitorio uscģ il 24 marzo 1558, e la scomunica il 6 apriie 1559. (Laderchius, ut supra).
(474) Tuani Hist. ad ann. 1566, Laderchi che ha inserito ne' suoi Annali le lettere del papa a Cosimo, ammette la veritą della narrazione di de Thou, quanto al modo dell'arresto di Carnesecchi, che loda "ex beni acta re, et optima Cosmi mente." La lettera che domanda Carnesecchi č datata li 20 giugno, e l'altra, che porta i ringraziamenti č del primo luglio 1566.
(475) Gli articoli sono riportati per extensum da Laderchi ne' suoi Annali, dai quali sono stati ristampati da Schelhorn (Amn Hist. Eccles., t. II, p. 197-205), e di Gerdesio con qualche compendio (Ital.
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