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      E perché noi abbiamo oggi a parlare più volte delle parti davanti, di dietro e da lato di queste battaglie e di tutto l'esercito insieme, sappiate che, quando io dirò o testa o fronte, vorrò dire le parti dinanzi; quando dirò spalle, la parte di dietro; quando dirò fianchi, le parti da lato. I cinquanta veliti ordinarii della battaglia non si mescolano con l'altre file, ma, formata che è la battaglia, si distendono per i fianchi di quella. L'altro modo di mettere insieme la battaglia è questo; e perché egli è migliore che il primo, io vi voglio mettere davanti agli occhi appunto com'ella si debbe ordinare. Io credo che voi vi ricordiate di che numero d'uomini, di che capi ella è composta e di che armi armata. La forma adunque che debbe avere questa battaglia, è, come io dissi, di venti file a venti uomini per fila: cinque file di picche in fronte e quindici file di scudi a spalle; due centurioni stieno nella fronte e due dietro alle spalle, i quali facciano l'ufficio di quegli che gli antichi chiamavano tergiduttori; il connestabole con la bandiera e con il suono stia in quello spazio che è tra le cinque file delle picche e le quindici degli scudi; de' capidieci, ne stia, sopr'ogni fianco di fila, uno, in modo che ciascuno abbia a canto i suoi uomini; quegli che saranno a mano manca, in su la man destra; quelli che sieno a mano destra, in su la man manca. Li cinquanta veliti stieno a' fianchi e a spalle della battaglia. A volere ora che, andando per l'ordinario i fanti, questa battaglia si metta insieme in questa forma, conviene ordinarsi così: fare di avere ridotti i fanti in ottanta file a cinque per fila, come poco fa dicemmo, lasciando i veliti o dalla testa o dalla coda, pure ch'egli stieno fuora di quest'ordine; e debbesi ordinare che ogni centurione abbia dietro alle spalle venti file, e sia dietro a ogni centurione immediate cinque file di picche, e il resto scudi.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221