Tutti questi modi sarebbe necessario ritrovare; e quando questo fusse difficile, non si vorrebbe almeno lasciare indietro quegli che insegnassono ubbidire al soldato; i quali ciascuno può variare e ordinare a suo modo, pure che con la pratica assuefaccia gli orecchi de' suoi soldati a conoscerli. Ma oggi di questo suono non se ne cava altro frutto in maggiore parte, che fare quel rumore.
COSIMO Io disidererei intendere da voi, se mai con voi medesimo l'avete discorso, donde nasca tanta viltà e tanto disordine e tanta negligenza, in questi tempi, di questo esercizio.
FABRIZIO Io vi dirò volentieri quello che io ne pensi. Voi sapete come degli uomini eccellenti in guerra ne sono stati nominati assai in Europa, pochi in Affrica e meno in Asia. Questo nasce perché queste due ultime parti del mondo hanno avuto uno principato o due, e poche republiche; ma l'Europa solamente ha avuto qualche regno e infinite republiche. Gli uomini diventono eccellenti e mostrano la loro virtù, secondo che sono adoperati e tirati innanzi dal principe loro, o republica o re che si sia. Conviene pertanto che, dove è assai potestadi, vi surga assai valenti uomini; dove ne è poche, pochi. In Asia si truova Nino, Ciro, Artaserse, Mitridate, e pochissimi altri che a questi facciano compagnia. In Affrica si nominano, lasciando stare quella antichità egizia, Massinissa, Iugurta, e quegli capitani che dalla republica cartaginese furono nutriti; i quali ancora, rispetto a quegli d'Europa, sono pochissimi; perché in Europa sono gli uomini eccellenti sanza numero, e tanti più sarebbero, se insieme con quegli si nominassono gli altri che sono stati dalla malignità del tempo spenti; perché il mondo è stato più virtuoso dove sono stati più Stati che abbiano favorita la virtù o per necessità o per altra umana passione.
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