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      Questi cavagli ordinati e descritti insieme col battaglione, si potrebbero qualche volta mettere insieme, quando si ragunassono le battaglie, e fare che tra loro facessero qualche vista d'assalto, il quale fussi più per riconoscersi insieme, che per altra necessità. Ma sia per ora detto di questa parte abbastanza; e discendiamo a dare forma a uno esercito per potere presentare la giornata al nimico e sperare di vincerla; la quale cosa è il fine per il quale si ordina la milizia e tanto studio si mette in quella.
     
      LIBRO TERZO
     
      COSIMO Poiché noi mutiamo ragionamento, io voglio che si muti domandatore, perché io non vorrei essere tenuto presuntuoso; il che sempre ho biasimato negli altri. Però io depongo la dittatura, e do questa autorità a chi la vuole di questi altri miei amici.
      ZANOBI E' ci era gratissimo che voi seguitassi; pure, poiché voi non volete, dite almeno quale di noi dee succedere nel luogo vostro.
      COSIMO Io voglio dare questo carico al signore.
      FABRIZIO Io sono contento prenderlo, e voglio che noi seguitiamo il costume viniziano: che il più giovane parli prima, perché, sendo questo esercizio da giovani, mi persuado che i giovani sieno più atti a ragionarne, come essi sono più pronti a esequirlo.
      COSIMO Adunque e' tocca a voi, Luigi. E come io ho piacere di tale successore, così voi vi sodisfarete di tale domandatore. Però vi priego torniamo alla materia e non perdiamo più tempo.
      FABRIZIO Io son certo che, a volere dimostrare bene come si ordina uno esercito per far la giornata, sarebbe necessario narrare come i Greci e i Romani ordinavano le schiere negli loro eserciti.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





Luigi Greci Romani