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      Molti, nel passare i fiumi, sono stati rotti da uno loro nimico accorto, il quale ha aspettato che sieno mezzi da ogni banda e, di poi, gli ha assaltati; come fece Cesare a' Svizzeri, che consumò la quarta parte di loro, per essere tramezzati da uno fiume. Trovasi alcuna volta il tuo nimico stracco per averti seguito troppo inconsideratamente, di modo che, trovandoti tu fresco e riposato, non dei lasciare passare tale occasione. Oltre a questo, se il nimico ti presenta, la mattina di buona ora, la giornata, tu puoi differire di uscir de' tuoi alloggiamenti per molte ore; e quando egli è stato assai sotto l'armi e ch'egli ha perso quel primo ardore con il quale venne, puoi allora combattere seco. Questo modo tenne Scipione e Metello in Ispagna, l'uno contro ad Asdrubale, l'altro contro a Sertorio. Se il nimico è diminuito di forze, o per avere diviso gli eserciti, come gli Scipioni in Ispagna, o per qualche altra cagione, dei tentare la sorte. La maggior parte de' capitani prudenti piuttosto ricevano l'impeto de' nimici, che vadano con impeto ad assaltare quelli: perché il furore è facilmente sostenuto dagli uomini fermi e saldi, e il furore sostenuto facilmente si convertisce in viltà. Così fece Fabio contro a' Sanniti e contro a' Galli, e fu vittorioso; e Decio suo collega vi rimase morto. Alcuni che hanno temuto della virtù del loro nimico, hanno cominciato la zuffa nell'ora propinqua alla notte, acciò che i suoi, sendo vinti, potessero, difesi dalla oscurità di quella, salvarsi.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





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