I mille veliti che sono davanti escano del luogo suo, e dividansi in cinquecento per parte, ed entrino nel luogo loro tra' cavagli e le corna dell'esercito. Di poi nel vuoto che lasceranno, entrino le due bandiere delle picche estraordinarie che io posi nel mezzo della piazza dell'esercito. I mille veliti che io posi di dietro, si partano di quello luogo e dividansi per i fianchi delle battaglie a fortificazione di quelle; e, per la apertura che loro lasceranno, escano tutti i carriaggi e i disarmati, e mettansi alle spalle delle battaglie. Rimasa adunque la piazza vota e andato ciascuno a' luoghi suoi, le cinque battaglie che io posi dietro all'esercito si facciano innanzi per il vòto che è tra l'uno e l'altro fianco, e camminino verso le battaglie di testa; e le tre si accostino a quelle a quaranta braccia con uguali intervalli intra l'una e l'altra; e le due rimangano addietro, discosto altre quaranta braccia. La quale forma si può ordinare in uno subito; e viene ad essere quasi simile alla prima disposizione che dello esercito dianzi dimostrammo; e se viene più stretto in fronte, viene più grosso ne' fianchi; che non gli dà meno fortezza. Ma perché le cinque battaglie che sono nella coda hanno le picche dalla parte di dietro, per le cagioni che dianzi dicemmo, è necessario farle venire dalla parte davanti, volendo ch'elle facciano spalle alla fronte dell'esercito; e però conviene: o fare voltare battaglia per battaglia come uno corpo solido, o farle subito entrare tra gli ordini degli scudi e condurle davanti; il quale modo è più ratto e di minore disordine che farle voltare.
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