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      E hassi ad intendere che, sotto questo nome di impedimenti, come voi sapete, gli antichi intendevano tutto quel traino e tutte quelle cose che sono necessarie a uno esercito, fuora de' soldati, come sono: legnaiuoli, fabbri, maniscalchi, scarpellini, ingegneri, bombardieri, ancora che quegli si potessero mettere nel numero degli armati, mandriani con le loro mandrie di castroni e buoi che per vivere dello esercito bisognano e, di più, maestri d'ogni arte, insieme co' carriaggi publici delle munizioni publiche, pertinenti al vivere e allo armare. Né distinguerei particolarmente questi alloggiamenti; solo disegnerei le vie che non avessero ad essere occupate da loro; di poi gli altri spazi che tra le vie restassero, che sarebbero quattro, consegnerei in genere a tutti i detti impedimenti, cioè l'uno a' mandriani, l'altro agli artefici e maestranze, l'altro a carriaggi publici de' viveri, il quarto a quegli dell'armare. Le vie, le quali io vorrei si lasciassero sanza occuparle, sarebbero la via di piazza, la via di testa e, di più, una via che si chiamasse la via di mezzo; la quale si partisse da tramontana e andasse verso mezzodì e passasse per il mezzo della via di piazza, la quale dalla parte di ponente facesse quello effetto che fa la via traversa dalla parte di levante. E, oltre a questo, una via che girasse dalla parte di dentro, lungo gli alloggiamenti delle picche e de' veliti estraordinarii. E tutte queste vie fussero larghe trenta braccia. E l'artiglierie disporrei lungo i fossi del campo dalla parte di drento.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221