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      BATISTA Io confesso non me ne intendere; né credo anche che a dire così mi sia vergogna, non sendo questo mio esercizio. Nondimanco, questo ordine mi piace assai; solo vorrei che voi mi solvessi questi dubbi: l'uno, perché voi fate le vie e gli spazi d'intorno sì larghi; l'altro, che mi dà più noia, è, questi spazi che voi disegnate per gli alloggiamenti, come eglino hanno a essere usati.
      FABRIZIO Sappiate che io fo le vie tutte larghe trenta braccia, acciò che per quelle possa andare una battaglia di fanti in ordinanza, che, se bene vi ricorda, vi dissi come per larghezza tiene ciascuna dalle venticinque alle trenta braccia. Che lo spazio il quale è tra il fosso e gli alloggiamenti sia cento braccia, è necessario, perché vi si possano maneggiare le battaglie e l'artiglierie, condurre per quello le prede e, bisognando, avere spazio da ritirarsi con nuovi fossi e nuovi argini. Stanno meglio ancora gli alloggiamenti discosto assai da' fossi, per essere più discosto a' fuochi e alle altre cose che potesse trarre il nimico per offesa di quegli. Quanto alla seconda domanda, la intenzione mia non è che ogni spazio da me disegnato sia coperto da uno padiglione solo, ma sia usato come torna commodità a quegli che vi alloggiano, o con più o con manco tende, pure che non si esca de' termini di quello. E a disegnare questi alloggiamenti, conviene sieno uomini pratichissimi e architettori eccellenti; i quali, subito che 'l capitano ha eletto il luogo, gli sappiano dare la forma e distribuirlo, distinguendo le vie, dividendo gli alloggiamenti con corde e con aste in modo, praticamente, che subito sieno ordinati e divisi.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221

   





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