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      E però tutta la forza della guardia era dentro a' fossi; la quale facevano con una diligenza e con uno ordine grandissimo, punendo capitalmente qualunque da tale ordine deviava. Il quale, come era da loro ordinato non vi dirò altrimenti, per non vi tediare, potendo per voi medesimi vederlo quando, infino a ora, non l'avessi veduto. Dirò solo brevemente quello che per me si farebbe. Io farei stare per l'ordinario ogni notte il terzo dell'esercito armato e, di quello, la quarta parte sempre in piè; la quale sarebbe distribuita per tutti gli argini e per tutti i luoghi dello esercito con guardie doppie poste da ogni quadro di quello; delle quali, parte stessono saldi, parte continuamente andassero dall'uno canto dello alloggiamento all'altro. E questo ordine che io dico, osserverei ancora di giorno quando io avessi il nimico propinquo. Quanto a dare il nome, e quello rinnovare ogni sera e fare l'altre cose che in simili guardie si usano, per essere cose note, non ne parlerò altrimenti. Solo ricorderò una cosa, per essere importantissima e che genera molto bene osservandola, e, non la osservando, molto male; la quale è, che si usi gran diligenza di chi la sera non alloggia dentro al campo e di chi vi viene di nuovo. E questo è facile cosa rivedere a chi alloggia con quello ordine che noi abbiamo disegnato; perché, avendo ogni alloggiamento il numero degli uomini determinato, è facile cosa vedere se vi manca o se vi avanza uomini, e, quando ve ne manca sanza licenza, punirgli come fuggitivi, e, se ve ne avanza, intendere chi sono, quello che fanno e dell'altre condizioni loro.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221