Se tu disegnassi, come fece Claudio Nerone, diminuire il tuo esercito, mandando aiuto ad alcuno amico, e che il nimico non se ne accorgesse, è necessario non diminuire gli alloggiamenti, ma mantenere i segni e gli ordini interi, faccendo i medesimi fuochi e le medesime guardie per tutto. Così se col tuo esercito si congiungesse nuova gente, e volessi che il nimico non sapesse che tu fussi ingrossato, è necessario non accrescere gli alloggiamenti; perché, tenere secreto le azioni e i disegni suoi, fu sempre utilissimo. Donde Metello, essendo con gli eserciti in Ispagna, a uno che lo domandò quello che voleva fare l'altro giorno, rispose che se la camicia sua lo sapesse, l'arderebbe. Marco Crasso a uno che lo domandava quando moverebbe l'esercito, disse: - Credi tu essere solo a non sentire le trombe? - Se tu disiderassi intendere i secreti del tuo nimico e conoscere gli ordini suoi, hanno usato alcuni mandar gli ambasciadori e con quegli, sotto veste di famigli, uomini peritissimi in guerra; i quali, presa occasione di vedere l'esercito nimico e considerare le fortezze e le debolezze sue gli hanno dato occasione di superarlo. Alcuni hanno mandato in esilio uno loro familiare e, mediante quello, conosciuti i disegni dello avversario suo. Intendonsi ancora simili segreti da' nimici, quando a questo effetto ne pigliassi prigioni. Mario, nella guerra che fece co' Cimbri per conoscere la fede di quegli Franciosi che allora abitavano la Lombardia ed erano collegati col popolo romano, mandò loro lettere aperte e suggellate; e nelle aperte scriveva che non aprissero le suggellate se non al tale tempo; e innanzi a quel tempo ridomandandole e trovandole aperte, conobbe la fede loro non essere intera.
| |
Claudio Nerone Metello Ispagna Crasso Cimbri Franciosi Lombardia
|