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      Il modo è: se sono discosto da te, non chiamare solo i nocenti, ma insieme con loro tutti gli altri, acciò che, non credendo che sia per cagione di punirgli, non diventino contumaci, ma dieno commodità alla punizione. Quando sieno presenti, si dee farsi forte con quegli che non sono in colpa, e, mediante lo aiuto loro, punirgli. Quando ella fusse discordia tra loro, il migliore modo è presentargli al pericolo, la quale paura gli suole sempre rendere uniti. Ma quello che sopra ogni altra cosa tiene lo esercito unito, è la reputazione del capitano, la quale solamente nasce dalla virtù sua, perché né sangue né autorità la dette mai sanza la virtù. E la prima cosa che a uno capitano si aspetta a fare, è tenere i suoi soldati puniti e pagati; perché, qualunque volta manca il pagamento, conviene che manchi la punizione; perché tu non puoi gastigare uno soldato che rubi, se tu non lo paghi, né quello, volendo vivere, si può astenere dal rubare. Ma se tu lo paghi e non lo punisci, diventa in ogni modo insolente, perché tu diventi di poca stima, dove chi capita non può mantenere la dignità del suo grado; e non lo mantenendo, ne seguita di necessità il tumulto e le discordie, che sono la rovina d'uno esercito. Avevano gli antichi capitani una molestia della quale i presenti ne sono quasi liberi, la quale era di interpretare a loro proposito gli auguri sinistri; perché se cadeva una saetta in uno esercito, s'egli scurava il sole o la luna, se veniva un tremuoto, se il capitano o nel montare o nello scendere da cavallo cadeva, era da' soldati interpretato sinistramente, e generava in loro tanta paura che, venendo alla giornata, facilmente l'arebbero perduta.


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Dell'arte della guerra
di Niccolò Machiavelli
pagine 221