Il quale rimedio, come allora fu utile, e fu cagione che vincessero i soprastanti pericoli, così fu sempre utilissimo in tutti quegli accidenti che, nello augumento dello imperio, in qualunque tempo surgessono contro alla Republica.
Sopra il quale accidente è da discorrere prima, come, quando uno inconveniente, che surga o in una republica o contro a una republica, causato da cagione intrinseca o estrinseca, è diventato tanto grande che e' cominci a fare paura a ciascuno, è molto più sicuro partito temporeggiarsi con quello, che tentare di estinguerlo. Perché, quasi sempre, coloro che tentano di ammorzarlo fanno le sue forze maggiori, e fanno accelerare quel male che da quello si sospettava. E di questi simili accidenti ne nasce nella republica più spesso per cagione intrinseca che estrinseca: dove molte volte, o e' si lascia pigliare ad uno cittadino più forze che non è ragionevole, o e' si comincia a corrompere una legge, la quale è il nervo e la vita del vivere libero; e lasciasi trascorrere questo errore in tanto, che gli è più dannoso partito il volere rimediare che lasciarlo seguire. E tanto è più difficile il conoscere questi inconvenienti quando e' nascono, quanto e' pare più naturale agli uomini favorire sempre i principii delle cose: e tali favori possano, più che in alcuna altra cosa, nelle opere che paiano che abbiano in sé qualche virtù e siano operate da' giovani. Perché se in una republica si vede surgere uno giovane nobile, quale abbia in sé virtù istraordinaria, tutti gli occhi de' cittadini si cominciono a voltare verso lui e concorrere,sanza alcuno rispetto, a onorarlo; in modo che, se in quello è punto d'ambizione, accozzati i favori che gli dà la natura e questo accidente, viene subito in luogo che, quando i cittadini si avveggono dello errore loro, hanno pochi rimedi ad ovviarvi e volendo quegli tanti ch'egli hanno, operarli, non fanno altro che accelerare la potenza sua.
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Republica
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