come si può o salvare, per simile
accidente, o oppressare una republica.
Volendo discorrere particularmente sopra gli accidenti che nacquero in Roma per la creazione del Decemvirato, non mi pare soperchio narrare, prima, tutto quello che seguì per simile creazione, e dopo disputare quelle parti che sono, in esse azioni, notabili: le quali sono molte e di grande considerazione, così per coloro che vogliono mantenere una republica libera, come per quelli che disegnassono sottometterla. Perché in tale discorso si vedrà, molti errori fatti dal Senato e dalla plebe in disfavore della libertà; e molti errori fatti da Appio, capo del Decemvirato, in disfavore di quella tirannide che egli si aveva presupposto stabilire in Roma. Dopo molte disputazioni e contenzioni seguite intra il Popolo e la Nobilità per fermare nuove leggi in Roma, per le quali si stabilisse più la libertà di quello stato, mandarono, d'accordo, Spurio Pestumio, con duoi altri Cittadini, a Atene, per gli esempli di quelle leggi che Solone dette a quella città, acciocché sopra quelle potessono fondare le leggi romane. Andati e tornati costoro, si venne alla creazione degli uomini che avessero ad esaminare e fermare dette leggi; e crearono dieci cittadini per uno anno, intra i quali fu creato Appio Claudio, uomo sagace ed inquieto. E perché e' potessono, sanza alcun rispetto, creare tali leggi, si levarono di Roma tutti gli altri magistrati, ed in particulare i Tribuni ed i Consoli, e levossi lo appello al Popolo; in modo che tale magistrato veniva a essere al tutto principe di Roma.
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