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      Il che costò alla città di Firenze assai danari, e fu per perdere lo stato: come poi altra volta per simile causa le intervenne. E tanto più fu dannabile quel partito, perché non si servì ancora a il duca Lodovico; il quale, se avesse vinto, arebbe mostri molti più segni d'inimicizia contro ai Fiorentini, che non fece il re. E benché del male che nasce, alle republiche, di questa debolezza, se ne sia di sopra in uno altro capitolo discorso, nondimeno, avendone di nuovo occasione per uno nuovo accidente, ho voluto replicarne parendomi, massime, materia che debba essere dalle republiche, simili alla nostra, notata.
     
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      Quanto i soldati de' nostri tempi
      si disformino dagli antichi ordini.
     
     
      La più importante giornata che fu mai fatta in alcuna guerra con alcuna nazione dal Popolo romano, fu questa che ei fece con i popoli latini, nel consolato di Torquato e di Decio. Perché ogni ragione vuole che, così come i Latini per averla perduta diventarono servi, così sarebbero stati servi i Romani, quando non l'avessino vinta. E di questa opinione è Tito Livio; perché in ogni parte fa gli eserciti pari di ordine, di virtù, d'ostinazione e di numero: solo vi fa differenza, che i capi dello esercito romano furono più virtuosi che quelli dello esercito latino. Vedesi ancora come nel maneggio di questa giornata nacquono due accidenti, non prima nati, e che dipoi hanno radi esempli: che, di due Consoli, per tenere fermi gli animi de' soldati, ed ubbidienti a' comandamenti loro, e diliberati al combattere l'uno ammazzò sé stesso, e l'altro il figliuolo.


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Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio
di Niccolò Machiavelli
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