Simile a questi due esempli ancora è il modo che gli Etoli tennono ad ammazzare Nabide, tiranno spartano; i quali mandarono Alessameno loro cittadino, con trenta cavagli e dugento fanti, a Nabide, sotto colore di mandargli aiuto; ed il segreto solamente comunicorono ad Alessameno; ed agli altri imposono che lo ubbidissoro in ogni e qualunque cosa, sotto pena di esilio. Andò costui in Sparta, e non comunicò mai la commissione sua se non quando e' la volle esequire: donde gli riuscì d'ammazzarlo. Costoro, adunque per questi modi, hanno fuggiti quelli pericoli che si portano nel maneggiare le congiure; e chi imiterà loro, sempre gli fuggirà.
E che ciascuno possa fare come loro io ne voglio dare lo esemplo di Pisone preallegato di sopra. Era Pisone grandissimo e riputatissimo uomo, e familiare di Nerone, ed in chi elli confidava assai. Andava Nerone ne' suoi orti spesso a mangiare seco. Poteva, adunque, Pisone farsi amici uomini, d'animo e di cuore e di disposizione atti ad una tale esecuzione (il che ad uno grande è facilissimo); e quando Nerone fosse stato ne' i suoi orti, comunicare loro la cosa, e con le parole convenienti inanimarli a fare quello che loro non avevano tempo a ricusare, e che era impossibile che non riuscisse. E così, se si esamineranno tutte l'altre, si troverrà poche non essere potute condursi nel medesimo modo: ma gli uomini, per l'ordinario, poco intendenti delle azioni del mondo, spesso fanno errori gravissimi, e tanto maggiori in quelle che hanno più dello istraordinario, come è questa.
| |
Etoli Nabide Alessameno Nabide Alessameno Sparta Pisone Pisone Nerone Nerone Pisone Nerone
|