E la città di Roma uno tempo fece difesa; ma a quella ancora, poiché l'ebbe vinto Cartagine ed Antioco (come altrove si disse), non temendo più le guerre, pareva potere commettere gli eserciti a qualunque la voleva; non riguardando tanto alla virtù, quanto alle altre qualità che gli dessono grazia nel popolo. Perché si vide che Paulo Emilio ebbe più volte la ripulsa nel consolato, né fu prima fatto consolo che surgesse la guerra macedonica; la quale giudicandosi pericolosa, di consenso di tutta la città fu commessa a lui.
Sendo nella nostra città di Firenze seguite dopo il 1494 di molte guerre, ed avendo fatto i cittadini fiorentini tutti una cattiva pruova, si riscontrò a sorte la città in uno che mostrò come si aveva a comandare agli eserciti; il quale fu Antonio Giacomini. E mentre che si ebbe a fare guerre pericolose, tutta l'ambizione degli altri cittadini cessò, e nella elezione del commessario e capo degli eserciti non aveva competitore alcuno; ma come si ebbe a fare una guerra dove non era alcuno dubbio, ed assai onore e grado, e' vi trovò tanti competitori, che, avendosi ad eleggere tre commessari per campeggiare Pisa, e' fu lasciato indietro. E benché e' non si vedesse evidentemente che male ne seguisse al publico per non vi avere mandato Antonio, nondimeno se ne potette fare facilissima coniettura; perché, non avendo più i Pisani da defendersi né da vivere, se vi fusse stato Antonio, sarebbero stati tanto innanzi stretti, che si sarebbero dati a discrezione de' Fiorentini.
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