Perché, oltre allo essere cagione questo ordine che nuove terre si edificassero, rendeva il paese vinto al vincitore più securo, e riempieva di abitatori i luoghi voti, e nelle provincie gli uomini bene distribuiti manteneva. Di che ne nasceva che, abitandosi in una provincia più commodamente, gli uomini più vi multiplicavano, ed erano nelle offese più pronti e nelle difese più sicuri. La quale consuetudine sendosi oggi per il malo uso delle republiche e de' principi spenta, ne nasce la rovina e la debolezza delle provincie; perché questo ordine solo è quello che fa gli imperii più securi, e i paesi, come è detto, mantiene copiosamente abitati: la securtà nasce perché quella colonia la quale è posta da un principe in uno paese nuovamente occupato da lui è come una rocca e una guardia a tenere gli altri in fede; non si può, oltra di questo, una provincia mantenere abitata tutta, né perservare in quella gli abitatori bene distribuiti, senza questo ordine. Perché tutti i luoghi in essa non sono o generativi o sani; onde nasce che in questi abbondono gli uomini, negli altri mancano; e se non vi è modo a trargli donde gli abbondono, e porgli dove e' mancano, quella provincia in poco tempo si guasta; perché una parte di quella diventa, per i pochi abitatori, diserta, un'altra, per i troppi, povera. E perché la natura non può a questo disordine supplire, è necessario supplisca la industria: perché i paesi male sani diventano sani per una moltitudine di uomini che ad un tratto gli occupi; i quali con la cultura sanifichino la terra e con i fuochi purghino l'aria, a che la natura non potrebbe mai provedere.
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