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      Il che dimostra la città di Vinegia, posta in luogo paludoso e infermo: nondimeno i molti abitatori che ad un tratto vi concorsono lo renderono sano. Pisa ancora, per la malignità dell'aria, non fu mai di abitatori ripiena, se non quando Genova e le sue riviere furono dai Saraceni disfatte; il che fece che quelli uomini, cacciati da' terreni patrii, ad un tratto in tanto numero vi concorsono, che feciono quella popolata e potente. Sendo mancato per tanto quello ordine del mandare le colonie, i paesi vinti si tengono con maggiore difficultà, e i paesi voti mai non si riempiano, e quelli troppo pieni non si alleggeriscono. Donde molte parti nel mondo, e massime in Italia, sono diventate, rispetto agli antichi tempi, diserte: e tutto è seguito e segue per non essere ne' principi alcuno appetito di vera gloria, e nelle republiche alcuno ordine che meriti di essere lodato. Nelli antichi tempi, addunque, per virtù di queste colonie, o e' nascevano spesso città di nuovo, o le già cominciate crescevano; delle quali fu la città di Firenze, la quale ebbe da Fiesole il principio e da le colonie lo augumento.
     
     
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      Egli è cosa verissima secondo che Dante e Giovanni Villani dimostrano che la città di Fiesole, sendo posta sopra la sommità del monte, per fare che i mercati suoi fussero più frequentati e dare più commodità a quegli che vi volessero con le loro mercanzie venire, aveva ordinato il luogo di quelli, non sopra il poggio, ma nel piano, intra le radice del monte e del fiume d'Arno.


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Istorie fiorentine
di Niccolò Machiavelli
pagine 526

   





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