Questa guerra mossa contro al Pontefice fece, non ostante che Uguccione fusse morto, risurgere quelli che avieno la setta de' Ricci seguita, i quali, contro agli Albizzi, avevono sempre favorito messer Bernabò e disfavorita la Chiesa; e tanto più che gli Otto erano tutti nimici alla setta de' Guelfi. Il che fece che Piero degli Albizzi, messer Lapo da Castiglionchio, Carlo Strozzi e gli altri più insieme si strinsono alla offesa de' loro avversarii; e mentre che gli Otto facevano la guerra, ed eglino ammunivano. Durò la guerra tre anni, né prima ebbe che con la morte del Pontefice termine; e fu con tanta virtù e tanta sodisfazione dello universale amministrata, che agli Otto fu ogni anno prorogato il magistrato; ed erano chiamati Santi, ancora che eglino avessero stimate poco le censure, e le chiese de' beni loro spogliate, e sforzato il clero a celebrare gli uffizi: tanto quelli cittadini stimavano allora più la patria che l'anima. E dimostrorono alla Chiesa come prima, suoi amici, la avevano difesa, così, suoi nimici, la potevono affliggere; perché tutta la Romagna, la Marca e Perugia le feciono ribellare.
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Non di meno, mentre che al Papa facevono tanta guerra, non si potevono dai Capitani di parte e dalla loro setta difendere; perché la invidia che i Guelfi avieno agli Otto faceva crescere loro l'audacia, e non che agli altri nobili cittadini, ma dall'ingiuriare alcuni degli Otto non si astenevano. E a tanta arroganza i Capitani di parte salirono, ch'eglino erano più che i Signori temuti, e con minore reverenza si andava a questi che a quelli, e più si stimava il palagio della Parte che il loro; tanto che non veniva ambasciadore a Firenze che non avesse commissione a' Capitani.
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