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Mentre che costoro ad occupare la republica si preparavano, questo loro disegno pervenne a notizia de' Signori: per la qual cosa ebbono uno Simone dalla Piazza nelle mani, da il quale intesono tutta la congiura, e come il giorno seguente volevono levare il romore. Onde che, veduto il pericolo, ragunorono i Collegi e quelli cittadini che insieme con i sindachi delle Arti l'unione della città praticavano (e avanti che ciascuno fusse insieme era già venuta la sera), e da quelli i Signori furono consigliati che si facessero venire i consoli delle Arti: i quali tutti consigliorono che tutte le genti d'arme in Firenze venire si facessero, e i gonfalonieri del popolo fussero la mattina, con le loro compagnie armate in Piazza. Temperava l'oriolo di Palagio, in quel tempo che Simone si tormentava e che i cittadini si ragunavano, uno Niccolò da San Friano; e accortosi di quello che era, tornato a casa, riempié di tumulto tutta la sua vicinanza; di modo che, in un subito, alla piazza di Santo Spirito più che mille uomini armati si ragunorono. Questo romore pervenne agli altri congiurati; e San Piero Maggiore e San Lorenzo, luoghi deputati da loro, di uomini armati si riempierono. Era già venuto il giorno, il quale era il 21 di luglio, e in Piazza, in favore de' Signori, più che ottanta uomini d'arme comparsi non erano; e de' gonfalonieri non ve ne venne alcuno, perché, sentendo essere tutta la città in arme, di abbandonare le loro case temevono. I primi che della plebe furono in Piazza furono quelli che a San Piero Maggiore ragunati s'erano; allo arrivare de' quali la gente d'arme non si mosse.
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