Gli antichi nobili, chiamati Grandi, di essere privi degli onori publici sopportare non potevono, e per ciò di recuperare quelli con ogni studio s'ingegnavano, e per questo che si rendesse la autorità ai Capitani di parte amavano; ai nobili popolani e alle maggiori Arti lo avere accomunato lo stato con le Arti minori e popolo minuto dispiaceva; da l'altra parte le Arti minori volevono più tosto accrescere che diminuire la loro dignità; e il popolo minuto di non perdere i collegi delle sue Arti temeva. I quali dispareri feciono, per spazio di uno anno, molte volte Firenze tumultuare; e ora pigliavano l'armi i Grandi, ora le maggiori ora le minori Arti e il popolo minuto con quelle; e più volte ad un tratto in diverse parti della terra tutti erano armati. Onde ne seguì, e infra loro e con le genti del Palagio, assai zuffe, perché la Signoria, ora cedendo, ora combattendo a tanti inconvenienti come poteva il meglio rimediava. Tanto che alla fine, dopo duoi parlamenti e più balie che per riformare la città si creorono, dopo molti danni, travagli e pericoli gravissimi, si fermò uno governo, per il quale alla patria tutti quelli che erano stati confinati poi che messer Salvestro de' Medici era stato gonfaloniere si restituirono; tolsonsi preeminenzie e provisioni a tutti quelli che dalla balia del '78 ne erano stati proveduti; renderonsi gli onori alla Parte guelfa; privoronsi le due Arti nuove de' loro corpi e governi, e ciascuno de' sottoposti a quelle sotto le antiche Arti loro si rimissono; privoronsi l'Arti minori del gonfaloniere di giustizia, e ridussonsi dalla metà alla terza parte degli onori, e di quelli si tolsono loro quelli di maggiore qualità. Sì che la parte de' popolani nobili e de' Guelfi riassunse lo stato, e quella della plebe lo perdé; del quale era stata principe dal 1378 allo '81, che seguirono queste novità.
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