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      Riassunto per tanto lo stato, e creato la balia e di poi i primi magistrati secondo il parere de' pochi, per dare principio a quello governo con terrore, ch'eglino avieno cominciato con forza, confinorono messer Girolamo Machiavelli con alcuni altri, e molti ancora degli onori privorono. Il quale messer Girolamo, per non avere di poi osservati i confini, fu fatto ribelle; e andando circuendo Italia, sullevando i principi contro alla patria, fu in Lunigiana, per poca fede d'uno di quelli signori, preso; e condotto a Firenze, fu morto in carcere.
     
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      Fu questa qualità di governo, per otto anni che durò insopportabile e violento; perché Cosimo, già vecchio e stracco e per la mala disposizione del corpo fatto debole, non potendo essere presente in quel modo soleva alle cure publiche, pochi cittadini predavano quella città. Fu Luca Pitti, per premio della opera aveva fatta in benifizio della republica, fatto cavaliere; ed egli, per non essere meno grato verso di lei, che quella verso di lui fussi stata, volle che, dove prima si chiamavano Priori dell'Arti, acciò che della possessione perduta almeno ne riavessero il titulo, si chiamassero Priori di Libertà: volle ancora che dove prima il gonfaloniere sedeva sopra la destra de' rettori, in mezzo di quelli per lo avvenire sedesse. E perché Iddio paressi partecipe di questa impresa, feciono publice processioni e solenni offizi per ringraziare quello de' riassunti onori. Fu messer Luca dalla Signoria e da Cosimo riccamente presentato, dietro ai quali tutta la città a gara concorse; e fu opinione che i presenti alla somma di ventimila ducati aggiugnessero.


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Istorie fiorentine
di Niccolò Machiavelli
pagine 526

   





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