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Non erano accettate queste ragioni, e le nimicizie cominciorono a mostrarsi aperte, e ciascheduna delle parti di notte, in diverse compagnie conveniva, perché gli amici de' Medici nella Crocetta, e gli avversarii nella Pietà si riducevano i quali, solleciti nella rovina di Piero, avevono fatto soscrivere come alla impresa loro favorevoli, molti cittadini. E trovandosi, tra le altre volte, una notte insieme, tennono particulare consiglio del modo di procedere loro; e a ciascuno piaceva diminuire la potenza de' Medici, ma erano differenti nel modo. Una parte, la quale era la più temperata e modesta, voleva che, poi che gli era finita l'autorità della balia, che si attendessi ad obstare che la non si riassumesse; e fatto questo, ci era la intenzione di ciascuno, perché i Consigli e i magistrati governerebbono la città, e in poco tempo l'autorità di Piero si spegnerebbe; e verrebbe, con la perdita della reputazione dello stato, a perdere il credito nelle mercatanzie, perché le sustanze sue erano in termine che, se si teneva forte che e' non si potessi de' danari publici valere, era a rovinare necessitato; il che come fusse seguito, non ci era di lui più alcuno pericolo, e venivasi ad avere, sanza esili e sanza sangue, la sua libertà recuperata; il che ogni buono cittadino doveva desiderare. Ma se si cercava di adoperare la forza, si potrebbe in moltissimi pericoli incorrere; perché tale lascia cadere uno che cade da sé, che, se gli è spinto da altri, lo sostiene. Oltra di questo, quando non si ordinasse alcuna cosa straordinaria contro a di lui, non arebbe cagione di armarsi o di cercare amici; e quando e' lo facessi, sarebbe con tanto suo carico, e genererebbe in ogni uomo tanto sospetto, che farebbe a sé più facile la rovina e ad altri darebbe maggiore occasione di opprimerlo.
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