L'effetto si è che, sebbene questi tali soffrono costantemente i pregiudizi di un sì dannoso riscontro, non deve per questo il re pigliar le misure di prima sulla loro fedeltà quando le cose mutassero. E di tanto è misera la sua condizione, che senza poter mai credere d'acquistar, come ha fatto delle persone, anche i cuori de' suoi nemici, non può liberarsi dalle loro mani né remunerare gli amici: poiché è tanto il numero di quelli che lo tengono sì strettamente assediato, che non può nemmeno riempiere i luoghi che vacano per la morte naturale di essi ad arbitrio del proprio genio o piuttosto della giustizia, mentre gli conviene sempre disporre secondo le impertinenti intercessioni di quei che rimangano. Tanto che, a meno che non s'accordino a morir tutti in un tempo medesimo, non v'è apparenza che il re abbia per lungo tempo a disfarsi di simil razza di gente o d'allievi venuti su sotto la loro scuola, imbevuti delle loro massime, legati con gli stessi interessi, attaccati agli stessi partiti, fortificati colle medesime intelligenze, e finalmente persuasi dell'istessa verità: che il re né deve né può fidarsi di loro, che il fondamento della loro sussistenza appresso di lui non è e non può essere altro che il tenerlo abbandonato di amici in cui possa fidarsi, l'aver le mani nei parlamenti, il fomentar partiti, l'alimentar inquietudini, il mantenersi l'aura popolare, e insomma il rendersi necessari col tener il re in continua apprensione della loro condotta.
Questo è quel poco che della presente costituzione d'Inghilterra m'è parso di riconoscere così in generale; e sebbene è poco per impossessarsene l'altrui intendimento, può servir nondimeno per formar un giudizio accertato di quel che posson importare in progresso di tempo, in questo teatro, le qualità più intrinseche de' personaggi che vengo a descrivere.
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Inghilterra
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