Il portamento è giusto e l'abito ordinario, e più da vedova che da giovane principessa.
La sua educazione fu da principio sotto gli occhi d'una prudentissima madre; e poi, secondo lo stile di Portogallo, che non esclude le figlie reali tra le monache, in un convento. Il re don Giovanni suo padre lasciò morendo che, pervenuta all'età di maritarsi, fosse data al giovane duca d'Aviero. La regina madre, per vendetta d'antiche nimicizie colla madre del duca, non volle dargliela; ond'egli disgustato, subito che intese le prime aperture di trattato con l'Inghilterra, pensando di guastare ogni pratica fece intendere al cancelliere che l'infanta, per la gracile corporatura, per l'adusta tempera della complessione e per la straordinaria frequenza e abbondanza di mestrui, era resolutamente giudicata inabile alla generazione.
Questi ragguagli, che si vedono pur troppo veri, trovarono il cancelliere di già rivolto con ogni suo spirito alla conclusione del matrimonio di Portogallo, portatovi fin allora dal solo motivo di distrugger quello di Parma, non tanto per fuggire un'alleanza spagnola, quanto per deludere i negoziati del conte di Bristol, cui egli cercava, non meno per la via del discredito che per ogni altro mezzo, di rovinare. Ora aggiunto, per le suddette relazioni del duca, a questi due motivi di politica con la Francia e di vendetta contro Bristol, il terzo e quello efficacissimo dell'interesse della figliola, di già divenuta moglie del duca di York, mentre la sperata sterilità della regina assicurava la corona al suo sangue: non frappose un minimo indugio alla conclusione del matrimonio, che rimase effettuato con dote delle due piazze di Tanger e di Bombaim e di <2.000.000> cruzadi, metà all'arrivo della sposa e metà tra lo spazio d'un anno, benché questi secondi non sien ancora stati pagati.
| |
Portogallo Giovanni Aviero Inghilterra Portogallo Parma Bristol Francia Bristol York Tanger Bombaim
|