Pure, la cosa è qui e forse il re n'è pentito, prevedendo che la sterilità della regina non è talmente ricompensata dalla fecondità della duchessa che possa (attesa la bassa qualità del suo sangue) tener sotto abbastanza gli spiriti inquieti del Regno; molti de' quali si darebber pace né andrebber con sua presente inquietudine facendo il letto alle sedizioni avvenire, quando vedessero per mallevadore della regia stirpe un principe nato di sangue reale, senza infezione di popolarità e di vassallaggio. Ed è certo che, venendo a mancare il re, come si trova al presente, senza figlioli, quand'anche si trasportasse quietamente la corona sopra la testa del duca e senza interrompere il riposo della pubblica tranquillità, l'averla a lasciare ai figlioli avuti dalla duchessa gli costerebbe almeno qualche applicazione di vantaggio, che non farebbe forse quando gli avesse avuti d'un'altra donna in cui non fusse la tara del vassallaggio.
È il duca impetuoso e violento, e per conseguenza il più delle volte inconsiderato ed irragionevole; nelle cose politiche non penetra molto addentro, perché il suo spirito rozzo e impaziente non lascia fermar gran tempo nell'esame delle cose, ma lo determina a seguire alla cieca gl'impulsi delle prime apprensioni. Si fa nondimeno bene spesso dei padroni, e dopo la prima elezione non gli è così facile il sottrarsi dal loro imperio: ed ha sempre la mente, com'una cera, presta a ricevere e ritenere indelebilmente ogni leggera impressione delle loro massime, senza reflettere se la ragione o l'interesse o la malignità o l'ambizione le somministri.
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Regno
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