Di qui nasce la stima verso di lui del re e della corte, la finezza e le dimostrazioni d'ossequio dei ministri dei principi, e finalmente i grossi emolumenti che egli tira dalle sue cariche, avendo, oltre a quella della segreteria, quella d'esser guardiano degli scritti del re, o dir meglio, della corona,--la produzione de' quali essendo spesse volte necessaria alle Camere de' parlamenti e alle persone private, gli vale un danaro considerabile,--e inoltre sottosegretario del consiglio: che in tutto, con altri minuti vantaggi, si dice avergli fatto un peculio di quarantamila lire sterline di denar contanti.
Egli è uomo di grande statura e d'assai buona presenza, accorto, diligente, ossequioso, affabile; parla bene l'italiano, lo spagnolo e il francese, scrive con ogni possesso il latino; non presume di se medesimo, e perciò è curiosissimo d'informarsi da chi che sia delle cose che ei non ha intese; ha aura d'ufficioso e di saper conservar con rispetto e con fede i suoi vecchi amici. Molti se ne lodano, altri se ne dolgono: chi dice che finge le sue buone parti e chi sostiene che le sieno radicate nel fondo più cupo della sua natura. Non ha gran fondamento fuori di quelle cose che per natura della sua carica gli son passate fra mano; e la filosofia e la teologia scolastica studiata in Oxford è quasi tutto il forte della sua erudizione: e insomma non ha posto o fortuna quella corte d'Inghilterra, di cui egli oramai non sia giudicato capace.
Bristol.>
Son due soggetti in Inghilterra che meritano con giustizia il titolo di grandi, benché né l'uno né l'altro faccia presentemente la sua figura.
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