Le figliole son tre: una maritata al baron di Pola in Fiandra, non veduta dal padre; la seconda è Sunderland, detta di sopra, e la terza è fanciulla.
La caduta del cancelliere ha dato campo agli amici suoi di richiamarlo dall'esilio, in cui è stato pellegrinando per il Regno, sconosciuto, sotto varie forme, durante il tempo della sua disgrazia. L'apparenza è stata di mera generosità del re; ma il braccio più forte è stato quello di milord Arlington, che riconoscendo da lui i princìpi e gli avanzamenti della sua fortuna, gli professa gratitudine; ed è cosa rara e degna di grand'ammirazione il rispetto con cui ne parla.
È finalmente il forte del conte di Bristol la spada, la penna, gl'ornamenti, la poesia; il debole, la prodigalità e le lascivie.
<Robert More.>
L'altro soggetto non è tanto conosciuto di qua dal mare, ma questo che vengo di nominare non si sdegnerà per avventura di vederselo così d'appresso. Egli è il cavalier Robert More, famiglia principale di Scozia, benissimo imparentato e fatto cavalier dal vivente re: buon soldato, buon dottore, buon ministro; generoso, caritativo, magnanimo, non si cura di nulla, niun'ambizione, indifferente a ogni avvenimento di fortuna. L'uomo è per temperamento il più iracondo del mondo, e non veduto mai in collera da nessuno. Accusato dal cancelliere e da altri suoi nemici, di mago e di nemico del re, non scapitò mai nulla. È presbiterano, ma come buon suddito e buon consigliere del suo prencipe, lo persuade per suo bene a sostenere i vescovi.
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