Chiariti pertanto da questo e da altri avvenimenti, s'applicarono seriamente a stabilirsi col re e a travagliare al suo ristabilimento, patteggiando con esso, come tutti gli altri, ricompensazioni alte e indiscrete. Ciò venne lor fatto molto bene, e a Robertz toccò il sigillo privato, offizio molto considerabile in Inghilterra, dovendo passare per le sue mani tutte le materie di grazie personali e che non passano in perpetuità nelle famiglie, poiché quelle debbono passare sotto il sigillo grande del Regno. Da questo è assai facile intendere i due capi principalissimi onde questa carica è riguardevole, portando necessariamente seco l'adito continuo appresso il re e le ricompense e i donativi di tutti quelli che ricevono grazie, le quali può egli tassare a suo arbitrio. Egli però si vale con gran moderazione del primo e disprezza interamente il secondo: il che dicono alcuni non nascere in lui da virtù, ma da abbandonamento d'animo ai propri piaceri e da trascuraggine e disapplicazione alle cose sue, benché per altro sia uomo sottile ed accorto e proccuri di tenersi bene con gli altri principali ministri.
È ben il vero ch'ei se ne vive quasi sempre a Gelsery, in una sua villa discosta da Londra un miglio in circa; di dove dicono, a proposito della sua infingardaggine, che volendo il re due anni sono, all'avviso dell'ingresso della flotta olandese nel fiume Chathan, raunare il consiglio, e perciò mandatolo a chiamare sur un'ora un poco straordinaria, egli recusò d'andarvi per non interrompere il suo passatempo di giocare alle pallottole.
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