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      Egli però, senza l'ambizione della corte, trova di che vivere, abbondantemente contento nelle sue delizie e ne' suoi piaceri, all'uno e all'altro de' quali è dato straordinariamente; e la borsa della regina madre, che sta sempre aperta a tutte le sue voglie, gli somministra ampiamente il modo di sodisfarsi. Comincia ad esser attempato, è assai corpolento, ma con tutto ciò se gli riconoscono nel volto i tratti d'una maravigliosa bellezza.
     
     
      <Samuel Morland.>
     
      Il cavalier Samuel Morland è un uomo che per ragione di qualche straordinaria abilità nell'aritmetica, nelle meccaniche e nell'intelligenza delle cifre è in qualche considerazione col re. Egli era studiante nell'università di Cambridg quando Cromuell, assaporati casualmente i suoi talenti, lo tirò appresso di sé per fare un allievo; e crescendo ogni giorno verso di lui la confidenza e l'amore, lo messe a parte degli affari. Maturato con questa pratica e rischiarito con questi lumi l'intendimento del giovane, fu inviato a Turino in qualità di residente, di dove passò a Ginevra col titolo di ambasciatore appresso quella repubblica, per accreditare con queste speciose apparenze il falso zelo del suo signore. Ritornando in Inghilterra per la strada di Francia, si legò di parola col padre d'una giovane normanda, ugonotta di religione,--della quale era venuto con animo d'innamorarsi sulle relazioni avutene in Ginevra da una sua cugina,--di tornarla a sposare; e benché allora gli convenisse passare il mare per la fretta che gli faceva il Cromuell, nondimeno non passò un anno che le nozze seguirono.


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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