Pagina (72/427)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E a dire il vero, passa ogni misura e vince ogni fede la prodigiosa quantità del danaro dissipato da questa donna, la quale non ha regola né misura nelle sue voglie: tutto ha chiesto ed ottenuto, ed ottenuto l'ha speso, anzi non pure speso ma dilapidato e lasciatosi tòrre senza saper da chi, nutrendo un numero innumerabile di parenti, d'amici, di servitori, di serve, di uomini, di donne, di ragazzi e d'ogni sorte di generazione. Con tutto ciò si è trovata sempre in estrema penuria, tanto è stato in lei senza esempio il pessimo governo e la più profusa prodigalità. L'amicizia del re non l'ha tanto rimutata da' suoi costumi ch'ella non si sia presa delle licenze, secondo che le son venuti i capricci. Si dice di più d'uno, ma di Arrigo Germain, nipote del conte di S. Albano, non par che si revochi in dubbio ch'ei non l'abbia fatta vedere al re allora eziandio ch'egli era nel maggior caldo delle sue fervide inclinazioni.
      La regina in sul principio ebbe con esso lei delle difficoltà, ma accortasi di non far altro che esarcerbarsi l'animo del re, si tolse giù dall'impegno ammettendola come l'altre donne d'onore alla sua presenza insieme co' suoi figlioli. V'è chi crede che quand'ella si fece cattolica intorno a quattr'anni sono, non avesse altro fine che di ripigliar la regina; ma io sono stato assicurato da chi può saperlo, che nissun fine politico si mescolò in questa sua resoluzione, insinuatale unicamente dalla paura della morte, alla quale in una pericolosa infermità si riconobbe vicina: anzi fu così pressante il timore e così estremo il pericolo, che gli furono amministrati i sacramenti della nostra religione senza istruirla sufficientemente, il che fu fatto solo dopo la malattia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





Arrigo Germain S. Albano