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      Tra questo e tra le frecciature che egli dà di continuo per la corte, gli riesce di mettere insieme una quantità considerabile di pezze d'oro. Svanitomi questo sospetto, non solo non ho osservato cosa atta ad insinuarmene alcun altro in questa materia, ma ho preso indubitate riprove della purità virginale in cui si trovano il re e il duca in ogni altra specie di concupiscenza fuori della naturale.
      Di H York ci sarebbe da dir molto, anche dei tempi passati, quand'ella era al servizio della prencipessa reale, essendovi anche l'opinione che il duca non fosse il primo a conoscerla. Io non ho preso informazione di cose oramai scordate. Le più fresche sono le chiacchiere sopra la stretta amicizia col cavaliere Cidney, bellissimo e graziosissimo giovane servitore del duca, il quale al suo ritorno dalla battaglia data agli Olandesi si stimò in necessità di licenziarlo dal suo servizio e rimandarlo a' suoi luoghi. La morte di madama di Nam, seguita poco dopo, diede occasione all'altro discorso del veleno fattole dare da H per vendicarsi del discacciamento di Cidney; e quest'inverno si dubitava che il parlamento, sotto la licenza chiesta al re di parlar con libertà, non volesse pigliare informazione di questo fatto, in odio del sangue del cancelliere. Non trovo però che appo agl'uomini sensati la cosa del veleno s'ammetta per indubitata, tanto più che vi è fino opinione che revoca in dubbio se la pratica tra il duca e la dama passasse più là del corteggio e della galanteria.


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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