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      Ciascuna squadra ha il suo ammiraglio, viceammiraglio e contrammiraglio, onde la flotta è comandata da nove offiziali principali, detti in inglese flagofficers, cioè uffiziali di stendardo, dai quali ricevono gli ordini i capitani che comandano gli altri vascelli. Ciò che fa il grand'ammiraglio tutti gli altri ammiragli fanno, e ciò che fanno gli altri ammiragli ogni vascello deve fare.
      Gli ammiragli portano il padiglione sull'albero di mezzo, viceammiraglio sull'albero di prua e i contrammiragli su quel di poppa.
      Ogni vascello del prim'ordine serve d'ordinario per ammiraglio delle squadre: e perché oltre il primo uffiziale non v'è altro capitano, perciò se gli danno quattro luogotenenti, i quali si sostituiscono nel comando alla morte dell'uffizial maggiore e vicendevolmente fra di loro, secondo l'anzianità della loro carica. Nessun vascello del prim'ordine, quando ve ne sia più di tre, va mai in squadra con gli altri, anzi sdegna eziandio il viceammiragliato. Va pertanto in tal caso sotto il comando d'un semplice capitano e quattro luogotenenti, obbedendo, non con titolo di minore offiziale ma come volontario, al grand'ammiraglio. Accadendo poi che alcuno di essi ammiragli o sia preso o battuto o affondato o rimandato a resarcire nei porti d'Inghilterra, e che la flotta rimanga tuttavia sul mare, subentra quello a comandare in suo luogo, finché ritorni. Così successe nell'ultima battaglia, dove il Real Sovrano, che era volontario, supplì alla mancanza del Real Carlo, rimandato a Harwick per far raccomodare.


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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