Viceammiraglio dello squadron rosso il cavalier Roberto Holmes. Questi è l'uomo che, di tutti gli offiziali che hanno comandato la flotta nell'ultime guerre, ha fatto parlar più di sé. Da giovanetto egli fu paggio del prencipe Ruberto, sotto il quale fece il suo noviziato in sul mare, trovandosi sempre seco nel tempo che egli corseggiava con quei tre o quattro vascelli che, abbandonato il partito di Cromuell, si voltarono in favor del re. Egli poi si fu quello che in sul principio del novembre 1664 cominciò la guerra agli Olandesi nella Guinea, cacciandoli (come si crede, per ordine del re, benché egli poi disapprovasse tutto l'operato di lui) da tutti i posti di quella spiaggia con una piccola squadra di vascelli che aveva per crociar quei mari: nella quale occasione ragunò di grandissime ricchezze, essendo quelli i soli contorni di dove l'Inghilterra cava il suo oro. Di lì a poco avendo gli Olandesi domandato sodisfazione delle cose operate da Holmes, il re, non giudicando allora opportuno il rompere, lo fece cacciar nella Torre; ma in breve, intraprendendosi le cose con l'Olanda, lo fece rimettere in libertà e gli diede il comando d'uno de' migliori vascelli. Nella prima battaglia messe in fondo il vascello del giovane Tromp, il quale, picco di reputazione, concepì verso di lui un'emulazione sì grande che lo disfidò, per la prima battaglia che seguirebbe, a battersi da solo a solo con vascello uguale. In questo mentre fu dal re creato cavaliere e contrammiraglio e datoli un vascello che non aveva per anco toccato l'acqua, chiamato perciò la Disfida, e montato d'intorno a 60 pezzi di cannone, numero uguale a quello del suo nemico.
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