Il titolo di marchese, di conte, di barone non include di sua natura pareria: e de fatto vi sono molti che hanno titolo e non son pari. Pari è solo chi è dichiarato tale dal re. Questo fa sì che un duca, benché non sia pari, fuori di parlamento precede a un conte che lo sia, ma in parlamento non solo non lo precede ma (come si è detto) nemmeno ha luogo.
Tutti i figlioli primogeniti de' pari entrano in parlamento per abilitarsi all'intelligenza delle leggi e degli affari del Regno, ma non hanno atto né deliberativo né consultivo. I figlioli primogeniti de' duchi son tutti conti, gli altri, cioè i secondogeniti e i cadetti, per una certa equità si chiaman Lord finché vivono, ma accasandosi non passa il titolo ne' loro figlioli. Lo stesso milita pe' figlioli de' marchesi, ma i primogeniti de' conti son chiamati visconti ed i cadetti Squaier, cioè scudieri. Finalmente i primogeniti de' visconti e de' baroni son tutti Squaier. I figlioli de' duchi, come conti, non precedono fra di loro con l'ordine de' padri, cioè secondo l'istituzione delle ducee, ma secondo quella delle contee, di cui portano il titolo. Insomma per votare si attende la pareria e per sedere si risguarda tra i diseguali il titolo, e tra gli uguali l'istituzione di esso titolo. È anche da sapere che nella classe de' Nobleman si comprendono tutti i figlioli de' baroni, così primogeniti come cadetti, per la qual ragione precedono a tutti quelli dell'ordine Gentry o equestre che voglia dirsi.
L'ordine equestre comprende tutti quelli che per privilegio del re o per costume compongono questa classe, la quale si divide in cavalieri baronetti, cavalieri del Bagno, cavalieri della Bandiera, cavalieri aurati, scudieri e gentiluomini.
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