Dell'altre due, è ben vero che l'uso e la consuetudine fa chiamarli tali, anche senza l'espressa e particolar dichiarazione del re. Di qui è che il solo pregio della chiarezza del sangue non è avuto in alcuna considerazione, se o titolo o posto riguardevole non le dà nuovo lustro. Così i cadetti e figlioli de' cadetti delle prime famiglie del Regno servono come schiavi ai loro fratelli primogeniti e a quei della discendenza del capo della loro famiglia, se i più bisognosi non fanno alcuna difficoltà a servire attualmente di segretari, di maestri di casa, di governatori, di ragazzi e infino di valletti di camera, semplici cavalieri privati, anzi a mettere i loro figlioli a servir maestri d'arti vilissime, come sarti, calzolai, osti e ad ogn'altro esercizio di simil sorte. Onde si veggono de' giovani di nobilissimo sangue mescolarsi tra la più infima plebe, senza che né abito né altra qualità li distingua. Da ciò ne deriva la confusione delle famiglie grandi, mentre prevalendo la prerogativa del titolo alla chiarezza del sangue, si rende difficilissimo il rintracciamento della vera nobiltà e il poter discernerla tra il lustro delle dignità e delle cariche.
Io andrò registrando alcune delle principali famiglie, nondimeno dichiarandomi di non osservare altr'ordine che quello con cui verranno suggerite dalla mia memoria.
Le prime di tutto il Regno sono senz'alcuna controversia Howard e Savel. La prima, oltre all'antica nobiltà, è sommamente riguardevole per la quantità de' titoli, de' quali ne ha sopra ogn'altra, mentre, oltre a quelli di duca di Norfolck, di conte d'Arondell e di baron di <Charlton>, che sono di primo duca, di primo conte e di primo barone del Regno, conta almeno sette altri titoli di contee in sett'altri rami della sua famiglia.
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