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      La prima si chiama del re, la seconda del duca, la terza non è altro che un seminario di giovani, di commedianti che alle volte recitando sui teatri de' maestri s'abilitano alla scena e all'occasioni entrano nelle due compagnie sopraddette. Queste recitano tutto l'anno ogni giorno, toltone le domeniche, le quali sono universalmente santificate con superstiziose devozioni.
      L'osterie di campagna in sulle strade maestre non danno cavalli senza licenza a' passeggeri; in Londra non stanno né carrozze né sedie, onde a chi le vuole convien fermarle la sera di sabato. Gli ordinari e gli osti non trattano se non di nascosto, e tengon l'uscio chiuso fino a sera, dopo finite l'orazioni del giorno.
      La Quaresima non c'è commedia se non quattro volte la settimana: lunedì, martedì, giovedì e sabato; e la settimana santa non c'è mai. Nei teatri c'è gran libertà e conversazione, stando mescolati uomini e donne e sin ne' palchetti e nello stanzone, dove non si sta altrimenti che a sedere. Le donne ne vengono mascherate a tentar dell'avventure e spesso riesce il far dell'amicizie. Il concerto de' violini v'è sempre buonissimo. Tutto l'anno vi si vendon arance di Portogallo, che quivi si chiaman della China, e d'estate ogni sorte di frutti. Si recita il giorno, dalle tre fino alle sette.
      I bordelli pubblici son molti e tutti sicurissimi. Questi son ordinariamente le case delle ruffiane, le quali vi metton subito in una stanza, qual meglio e qual peggio guarnita, e vi conducono a mostra quante ragazze sapete desiderare, le quali vanno a pigliare i contorni vicini fin tanto che una o più ve ne piaccia.


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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