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      Di questa discorrerò quando vi sarò stato, poiché questa volta vi fui di buonissim'ora e per brevissimo tempo, avendo molte cose a fare, e appunto quando partii cominciavano a comparire i cicaloni. Il Menagio è un uomo ben fatto, che non ha mina di franzese, porta parruca bruna, ha le spalle un po' grosse, e all'aspetto non mostra più di 45 anni, benché n'abbia 55, avendo nel resto apparenza d'uomo savio e robusto. Ancorché sia l'oracolo della lingua toscana in Francia parla sempre franzese, nel che mi dicono che fa molto bene poiché, per quel che tocca l'accento e la pronunzia italiana, la debbe aver dolorosa. Può esser ch'io gli faccia gran torto nel dir di lui quel che sono per dirne, ma io non intendo di darne giudizio perché, facendo professione di tener ragguagliata V.S. di tutto quello ch'io veggo e che osservo alla giornata, non è possibile il dar sempre di tutto sentenza definitiva, non potendosi al primo abbordo conoscere un uomo o arrivare a toccare il fondo di cosa; per lo che in queste mie relazioni occorreranno spesso molte contradizioni, secondo che le mie prime opinioni e i miei primi inganni verranno successivamente corretti dalla più lunga pratica e dalla cognizione più intrinseca degli uomini e degli affari. Dico pertanto che se il Menagio mi riuscirà uomo di tratto gentile m'ingannerà, essendomi parso così alla prima uomo assai naturale, per non dir rozzo, benché ciò sia senza veruna lega di maniera alta o disprezzante. Non dico così dove si tratta della stima di se medesimo o dell'altrui in materia di sapere e d'erudizione, come V.S. s'accorgerà da quel che sono per dirle.


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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