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      Su questo il duca cominciò a vedere men volentieri il marchese, e fu questa la prima volta che egli, accorgendosi che la sua ruota cominciava a girare, pensò alla ritirata coll'asserto voto di religione, dal quale avendolo il papa, fatto dispensare, moderò la severità della sua prima resoluzione col suddetto temperamento. E fu allora che implicitamente ottenne per condizione del suo ritorno il perdono del marchese di Fleury. Il marchese scelse questo tempo per la sua onorevole ritirata come il più proprio, secondo che l'assenza del suo competitore si conosceva più necessario, onde per conseguenza appariva più libera la sua elezione. Di Roma travagliarono a moderarla, perché perduto lui era perduto l'unico braccio che avevano a quella corte". Del resto, mi assicurò monsignore che per la corte di Turino egli sia un ministro di troppo garbo, e che il giorno avanti Teglier gli aveva detto che alla morte del re Luigi furono in pensiero di richiamarlo per governatore del vivente re. Egli è soldato d'esperienza e di coraggio, egli è ministro, egli è teologo, egli è filosofo, egli è matematico, egli è leggista, egli è tutto, ed ha così in contanti tutto il suo sapere che ne adorna tutti i suoi discorsi, ai quali non va mai se non preparato, o siano materie di stato in consiglio o co' ministri de' principi, o siano ragionamenti familiari in visite d'amici o di forestieri. Tutte queste cose mi disse monsignore, forse con sì poc'ordine e con sì poco buon modo come le scrivo io a V.S., essendo il carattere del suo discorso basso, disordinato e senza scelta d


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
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