La sua camera è assai galante per la quantità dei quadri e quadretti ond'è la moda d'adornare i gabinetti in Francia, usando d'attaccar confusamente su parati ritratti e specchietti, orioli, reliquari, e quante bazzecole son capaci di star per aria attaccate. Ma di questi, per darne un più minuto ragguaglio, aspetto di aver veduto qualche casa di singolare. Da questa dama, con tutta la sua garbatezza, v'andrò pochissimo, essendomi stato detto che chiede a tutti e che ogni cosa le attaglia.
Dopo desinare sono stato dall'abate Charles. Questo è un uomo che averà 60 anni in circa, grosso e mal fatto di vita, e altrettanto brutto di viso quanto amorevole, cordiale, onorato e sincero. In altri tempi è stato uomo d'affari ed ha servito il cardinale Mazzarrino e il cardinale Antonio nell'amministrazione delle loro entrate ecclesiastiche, dopo il qual impiego è restato così povero come prima, benché non sia bisognoso, tanto è stata grande la nettezza della sua mano. In oggi vive a se stesso ed alla sola conversazione degli amici suoi, verso i quali ha una costanza e una tenerezza senza pari. Sta quasi sempre in casa e sempre ha compagnia di galantuomini, dove si discorre di nuove e di scienze. Il suo maggior diletto è nell'ottica, ma non ha cose di maraviglia: e che sia il vero, mi fece vedere l'introduzione delle specie per un foro della finestra e la lanterna di quel danese, con questa sola novità, che in cambio della lucerna si serve del lume del sole con ugual felicità. Mi fece vedere un occhiale del Campani che è del cardinale Antonio, d'un braccio e mezzo incirca, che supera di lunga mano a proporzione della sua lunghezza quanti se ne son fatti qui e ne sono venuti d'Inghilterra.
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