Il simile hanno fatto d'alcuni panieri tutti ricoperti di fiori e pieni d'arance di Portogallo, mentre le caraffine di limonata, che fingevano d'empierle a una fontana fatta scappar dal giocolator in mezzo alla tavola, eran portate attorno per gli stanzini da persone benissimo all'ordine. Nel primo, più vicino al palco, v'erano il marescial di Gramont, che tra la simiglianza del viso e un occhiale che s'applicava a ogni tanto a un occhio rende grand'aria al cavalier Marsili, Louvigny suo figliuolo, ancor più brutto del fratello, e il principe di Condé, le di cui grandissime risa sono state il mio maggior divertimento per tutta la commedia. Ho trovato Pularia bruttissima, e Cinzio, che s'era messo sull'aria di virtuoso onorato, ritornato al vomito; Cola comincia ad aver grandissimo applauso, e non dubito che svaporato che sarà un poco il fervido amor del teatro verso Scaramuccia, non sia per uguagliarlo nella stima.
Nell'uscire incontrai m.r Auzout, celebratissimo astronomo, che non saprei a chi meglio rassomigliarmelo, e per i lineamenti del viso e per la taglia, che ad Andrea Brini raffazzonato. Lo trovai cortesissimo e disinvolto, e, messolo in carrozza, mi fece condurre a casa m.r Justel, uomo di varia letteratura e amorevolissimo verso i forestieri. In casa sua si tien conversazione il martedì, che sarebbe oggi, se non fosse che gli ha da condurre quest'inviato d'Inghilterra, che ha portato le ratificazioni del trattato, a veder la libreria del re. Credo che ancora io sarò della partita: se sarà vero, doman da sera lo scriverò.
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