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      secondo la loro grandezza. Il simile mi hanno detto essere in tuttel'altre, e se a me non hanno fatto veder l'inferiori (che non lo
      credo, tanto più che Carcavì è stato a Firenze dove ha vedutotutto), mi par di poter dir sicuramente che in questa materia non
      solamente ci passino, ma non ci arrivino ancora, poiché, suppostoche le custodie siano tutte piene, avrebbono da 22 pezzi rari, de'
      quali non so se alcuno sia superiore a quei di Firenze, lasciandosempre a parte il Niccolò grande, confessato anche da Carcavì
      per una maraviglia. So che il re ha un'agata di straordinaria grandezza,
      ma questa credo assolutamente che si mostri nel tesorodella Santa Cappella; almeno nel gabinetto non l'ho veduta.
     
      C'è poi il sepolcro di Childerico. Di questo V.S. ne averà uditoparlare, e forse averà veduto un libretto stampato in Fiandra,
      se non erro, intitolato Childerici Anastasii, dove si dà pieno ragguagliodi questo ritrovamento. La sustanza si è che nel 740 (se
      non erro) fu trovato a Tournay in un sepolcro tutto quello chequi si vede, manifestato per spoglie di Childerico da un grosso
      anello d'oro in cui d'intorno a un ritratto intagliatovi si leggeChilderici Regis. V'è dunque una testa di bue circondata d'una
      quantità di pecchie d'oro, secondo che si dicon nascere dalla testad'un vitello, che forse dov'essere l'impresa di quel principe; due
      anelli, de' quali uno è il suddetto, e un altro un semplice cerchiod'oro; una quantità di medaglie d'oro, o per dir meglio, di monete
      improntate dell'effigie di diversi principi vissuti in vicinanza del


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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