lettere, la sua professione, di dir mal di tutto e scrivere in franzesediverse pezze satiriche. Egli è quello che da principio scriveva
il giornale de' letterati sotto il nome finto di m.r d'Hedouiville,
e averebbe potuto seguitare se m.r de Lionne, obbligandolo a sottoporlocontinuamente alla revisione, non avesse dato motivo al
suo genio superbo e disprezzante di lavarsene le mani. Ne feceperò pigliar l'assunto a m.r de Galois, che è quello che lo scrive
al presente, che allora stava in casa sua, e che, sebbene è suo allievo,
nondimeno al presente s'è lasciato indietro il maestro,
avendo accresciuto agli ornamenti acquistati sotto di lui il massicciodelle scienze più sode e in specie della teologia. Stima dunque
m.r Salò straordinariamente questo giovane e i due fratelli Valois,
e da questi in poi nessun altro che se medesimo. Perseguita adessofieramente m.r Auzout a cagione di m.r Galois, il quale avendo
nella accademia che si tiene in casa m.r Carcavì (che vuol direin casa del re) voluto troppo magistralmente decidere in materie
non so se geometriche o astronomiche contro il parere e l'impegnodi m.r Auzout, questi gli disse in buon linguaggio che il suo mestiero
era la teologia. Questo è bastato perché Salò l'abbia presodi mira; e secondo che Auzout in questo tempo ha fatto qualche
azione equivoca da poter esser interpretata in disprezzo di quelcorpo d'adunanza reale, ha aperto un largo campo a questo uomo,
per altro mal intenzionato verso di lui, d'attaccarlo, oltre alleparti del sapere, anche in quelle della prudenza: è certo che per
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